18 agosto 2006

Il mio viso è ridotto ad un solo rumore, un accordo imperfetto di tonalità incomprensibile. Sciolto in un granello di sabbia, ormai l’ho perduto per sempre, senza rimpianti l’ho affidato alle mani esperte del vento, ho slacciato ogni legame.
Di lui rimane ancora questo suono informe, le mani raggruppano di continuo le sue fibre sottili disperse ad ogni passo, senza riuscirvi.