Ce ne siamo andati, amici
Ce ne siamo andati. Ci siamo persi, ci siamo lasciati sconfiggere dal tempo, dalla banalità degli incontri settimanali, dalle parole di circostanza e dal vuoto intorno. Ci siamo persi come amici, l’uno dopo l’altro, abbiamo slacciato le mani, abbassato gli occhi sulle nostre strade troppo lontane e l’abbiamo fatto senza crescere mai, senza sentirci maturi. Se siamo soli sui nostri passi lo dobbiamo alla noia di stare insieme, all’ossessione dell’esserci a tutti i costi, all’esigenza di sapere tutto di tutti, perdendo la nostra dimensione interiore. Abbiamo voluto sfaldarci nella logica del gruppo e così facendo si è sfaldata ogni cosa. Siamo rimasti delle piccole figure incerte, terrorizzati dalla solitudine, ossessionati dalla ritualità del ritrovarsi. Dobbiamo capirci e capire che il nostro tempo è cambiato. E’ inutile l’ipocrisia di un legame costretto. Meglio saper vivere le nostre solitudini sereni, fino in fondo, riuscire a maturare nel nostro guscio. Solo da vivi riusciremo ancora a riprenderci. Adesso ci stiamo uccidendo pian piano.
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